La Pietra di Bismantova è una grande rupe la cui origine risale all’età del Miocene.
La roccia calcarea, stratificata sopra un basamento di marne argillose, ha avuto origine in un ambiente marino poco profondo. Dopo l’emersione dell’Appennino, la successiva fessurazione e frammentazione del livello calcareo, seguita da erosione, ha lasciato intatta la porzione di lastra che oggi si staglia isolata tra le montagne dell’Appennino reggiano, vicino al centro di Castelnovo ne’ Monti.
È larga duecentoquaranta metri, lunga un chilometro, per trecento metri di altezza dalla base.
Montagna sacra, altare naturale, montagna del Purgatorio, fonte d’ispirazione per l’arte, palestra di roccia o semplice meta di escursioni famigliari.
Nel corso dei millenni numerosi massi, alcuni di proporzioni rilevanti, si sono staccati dalla sommità e sono scivolati tutt’attorno al suo perimetro; alcuni isolati, alcuni a gruppi o sfaldati in grandi pietraie.
Molti di essi popolano i boschi che la circondano.
Pietre di ogni forma e dimensione, coperte di muschio o di edera, spesso nascoste dalla vegetazione.